IL FAMIGERATO "PERMESSO "INVALIDI"

(alias il contrassegno per persone disabili da esporre sul parabrezza della vettura e che dà diritto a parcheggiare nei posti riservati ed a circolare anche nelle aree verdi o pedonali)

Io ce l’ho!!

Ahh, che bello! E che è, mica che una si stacca una gamba (poi riattaccata alla bell’e meglio in tanti anni di interenti chirurgici) gratis! Se sono azzoppata, ma non così tanto da aver diritto ad una pensione di invalidità, almeno che mi diano il benedetto permesso invalidi!! E infatti io ce l’ho. Certo, non sono soldi, ma…mi concede un discreto numero di agevolazioni. Ah, che bello essere una VERA invalida ! Con il mio bel permessino arancione esposto a far bella mostra di sé sul parabrezza, posso andare dove mi pare: aree pedonali, aree verdi, corsie tram/taxi, ztl, zona bianca, zona rossa, tutto (o quasi)! E inoltre posso circolare nelle domeniche ecologiche, durante i sabati del pedone, i giovedì della bicicletta, sempre! E così…evvai, di Valentino, Via Garibaldi, Via Pietro Micca, Via Accademia Albertina! Di domenica, di lunedì e persino di sabato!E chi è più felice di me? E non è tutto!! Il bello deve ancora venire! Ho diritto ad un parcheggio sotto casa, bello bello, numerato, riservato solo e soltanto a me, delimitato da delle belle striscie giallo canarino dove campeggia trionfante il logo stilizzato di un invalido, o handicappato che dir si voglia, sulla sua bella carrozzina. Sono io, anche se io la carrozzina non ce l’ho, la mia invalidità mi consente di (mal) deambulare, ma tanto il 50% ce l’ho e quindi sono a tutti gli effetti titolata ad usufruire del famigerato permesso sia come viabilità sia come parcheggio riservato. Bello eh?

E invece no.

Il permesso invalidi è una croce. Una sciagura, una jattura, un castigo di Dio!

Tanto che a volte mi viene voglia di ridarlo indietro, dire “no, grazie”, non lo voglio più, tenetevelo, il mio fegato e la mia salute valgono di più di un giro al Valentino o di un parcheggio comodo".

Già, perché a possedere il permesso invalidi, ci si fa solo il sangue marcio, e di brutto, anche.

Inutile infatti cercare di circolare nei giorni “vietati” ai comuni mortali, tipo le domeniche del pedone..se voglio andare in centro a fare un giro, recandomici con la vettura, in una delle suddette domeniche, un’orda di gente buttata in mezzo alla strada mi guarda in cagnesco, mi urla, mi batte sulla macchina, mi fa “buuu” anche . E mi vengono addosso alla macchina,sembrano cavallette, mi ricordano gli uccelli del film di Hitchcock! E quelli che non fanno nulla, mi guardano di storto. Certo, potrei fregarmene, ma non ci riesco. E così il piacere della bel giro in centro viene meno. Meglio lasciar perdere. Per non parlare poi del parcheggio. Ah, qui il permesso invalidi sprigiona tutta la sua malefica influenza. Infatti il parcheggio invalidi è SEMPRE, immancabilmente occupato. Standard le riposte. “ l’ho lasciata solo un attimino" (grrr), “non c’era posto” (ah, grazie, neanche per me!) le più cortesi. Fino ad arrivare a “ma lei non è invalida" (urlando), oppure “siete tutti uguali” (leggi: tutti rompicoglioni)! "E chiami i vigili se vuole!" E io li chiamo. Peccato che, poveretti, arrivino dopo un’ora: i carri attrezzi sono pochi e noi invalidi che chiamiamo per la rimozione delle vetture usurpatrici, tanti! Morale, quando arriva il carro attrezzi (e SE arriva, perché non è così pacifico, specialmente nei giorni di neve o altre occasioni particolari), l’usurpatore se ne è già andato, tu hai già trovato un parcheggio a Moncalieri e, inoltre, passi per la solita scocciatrice isterica e oltretutto invalida che appena una macchina si “appoggia” nel parcheggio riservato per un attimino, ti attacchi al telefono e chiami i vigili! Per uno stupido parcheggio invalidi, mentre magari a San Salvario o ai Murazzi si stanno sparando addosso! '

'Sti invalidi...proprio tutti uguali!