sabato 3 marzo 2012

E GIA' GRAZIE!! CHE VUOI DI PIU'?

Certo.
Certo che anche GAbriele va a scuola, l'ho detto. E' un diritto garantito per tutti dalla Costituzione, lui ci va volentieri, prende bei voti (tranne matematica, e qui siamo nella norma...purtroppo) e fa, come tutti gli scolari i suo compiti a casa.
Che vengono scritti sul diario, ovviamente.
Peccato che Gabriele abbia questo deficit motorio che gli fa scrivere delle lettere grosse come delle case nel triplo, anzi, che dico, decuplo ((?) di tempo rispetto ai suoi compagni, cosicchè, e giustamente, a scrivere i compiti a casa sul diario è il suo maestro di sostegno, altrimenti a notte fonda sarebbe ancora a scuola a scrivere i compiti sul diario. E proprio per questi motivi, Gabriele ha avuto la fortuna (tutte noi, le fortune!) di ottenere il massimo delle ore settimanali, con sostegno, perchè lo aiuti in queste piccole incombenze. Cioè tutto. Andare in bagno, lavarsi, scrivere, prendere i libri dalla cartella...cioè, lui queste cose le fa, ma ci metterebbe una vita, e quindi, giustamente, il sostengno, sorregge.
Lasciamo perdere che poi la scuola utilizzi il suo maestro di sostegno per altri bimbi che hanno avuto diritto a meno ore con tale maestro, lasciamo perdere che il suddetto maestro sia sempre assente,per un motivo o per l'altro, lasciamo perdere tutto. E torniamo ai compiti. Che, appunto, fino a qualche mese erano scritti sul diario dal maestro di sostegno o da un qualche altro maestro disponibile, ma sempre maestro.
Ma ora, da un paio di mesi, non è più così.
Sul diario mi trovo delle scritture infantili che mi dicono "studiare sul quaderno rosa i predicati nominali e verbali.". Peccato che nello zaino il quaderno rosa non ci sia.
Oppure, la cara maestra di matematica, mi rampogna: GAbriele non ha fatto l'esperimento per oggi, quello scritto sul diario! Peccato che sul diario per oggi non ci sia segnato nulla. E lo mostro alla maestra, che mi odia dalla prima elementare (affinità di carattere). Risposta della maestra.: "Ah, sì, si vede che i compagni si sono dimenticati di scrivere, o di mettergli i quaderni nello zaino..!" E poi, guardando Gabri con aria severa, Gabri che era lì tranquillo seduto (ma no?) sulla sua carrozzina a guardare la scena: " E POI GIA' GRAZIE CHE I TUOI COMPAGNI TE LI SCRIVANO, I COMPITI SUL DIARIO, EH GABRI!!!
Cretinamente annuisco.
Torno a casa
Non ci dormo la notte. Mi sento sempre quelle parole e quel tono di rimprovero nella testa "e già grazie!" E già grazie...
E' vero. Già grazie. Che pretendi di più? Te li scrivono sul diario, anzi, fanno a gara, mi dicono, per pastrocchiare sul diario di Gabri, per loro è un divertimento...poco importa poi se i compiti te li scrivano sbagliati, o non te li scrivano proprio, o non ti mettano il materiale nello zaino! Forse che un morto di fame, un barbone, può lamentarsi se per sfamarsi gli danno un tozzo di pane...ammuffito?? Certo che no, già grazie che ti tirano il tozzo vecchio, mica poi puoi stare a guardare il pelo nell'uovo e dire che quel pane cammina da solo, che ha la muffa? Già grazie che ti hanno dato quello! E idem per noi. Per Gabri. Studiare, nella mente dei tuoi maestri, deve essere un privilegio per normodotati, per te è inutile, quindi già grazie che qualcuno perda del tempo a scriverti i compiti sul diario. Sbagliati.
Dopo sonore litigate e insulti ai maestri, dai quali aspetto a breve qualche manata di denuce (con o senza "i", argh) ho raggiunto l'obiettivo di non far più scrivere i compiti a Gabri dai suoi compagni. Ho fatto capire, o così mi sembrava, che dei bimbi di 8 anni non possono fare le veci di un maestro, che non può essere affidata solo a loro l'educazione scolastica di Gabri. Scrivano pure, se vogliono, ma almeno che il maestro controlli ciò che scrivono! E' un suo preciso dovere.
Ma..cosa ho ottenuto? Venerdì mi danno in mano dei fogli fotocopiati da un quaderno di un compagno: "Sono gli appunti di un compagno per la verifica di lunedì....". Lascio perdere, non dico nulla. Arrivo a casa e guardo gli appunti da studiare. E mi viene insieme da piangere e azzannare i nullafacenti maestri. Queste alcune delle "perle" che Gabriele dovrebbe studiare, neanche corrette da uno straccio di maestro, ma passategli così, per carità: " i pesci respirano con le BRANCHE, e hanno le SCQUAME....gli insetti hanno molte ZAPE e le ali (e come la mettiamo con le formiche??). Altri hanno il PUNGILIONE". E via di strafalcioni. Ma è normale. Un bambino di otto anni, impara. Un maestro, insegna, corregge, educa.
Mi consolo, però. Se è vero che l'educazione di Gabri è demandata dai maestri ai suoi coetanei, i suoi coetanei non se la passano certo meglio: non hanno nemmeno diritto a che uno dei tanti maestri corregga loro le scempiaggini che scrivono. Anzi, vengono fotocopiate e distribuite per studiarci sopra! Ed è pure una scuola privata, dove sborso fior di soldini per dare un'educazione a Gabri.
Non ho dotti commenti da fare, solo amare considerazioni: la scuola fa schifo per tutti. E per i disabili, fa più schifo ancora.

3 commenti:

  1. Il mestiere di maestro è dedizione e amore,e di questo quasi nessuno ne è consapevole.Sui bambini spesse volte vomitano le loro frustrazioni,i loro problemi personali e familiari,i loro isterismi repressi.Non immaginano neppure quanto male facciano a quelle tenere e dolci creature.

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  2. anche stavolta, non è che ci siano parole per commentare, forse un saggio silenzio.. e poi, però, non è giusto stare in silenzio, no, è più giusto farsi sentire..!

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  3. Ciao Cinzia, non so da dove iniziare.. mi hai commossa, ti abbraccerei in questo momento.. per tutto quello che passi con quei maestri, che se facessero il loro lavoro con un minimo di testa (e di cuore) risparmierebbero delle sofferenze inutili ed aiuterebbero i genitori ad educare i bambini, a farli diventare gli adulti che vorremmo. e invece.. Inoltre ti confesso, mi sono sentita molto molto piccola e infame leggendo questo tuo racconto. Infatti, proprio l'ultimo weekend mi sono arrabbiata moltissimo con Mattia, mio figlio di 6 anni che sta finendo la prima elementare, proprio perchè non aveva scritto bene i compiti. Già alcune altre volte non aveva ricopiato bene e sono dovuta ricorrere ad altre mamme per sapere i compiti, nonostante le mie raccomandazioni quotidiane. Ma stavolta ho perso veramente il controllo (urla e scappellotti) e me ne vergogno moltissimo, non è così che voglio reagire. Scusanti per me? poche, se non un periodo parecchio stressante. Comunque, nulla paragonabile a quello che passi tu quotidianamente a causa di gente ignorante. Scusa lo sfogo.
    Un abbraccio, Francy

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